giovedì 28 giugno 2018

La proprietà emergente



Siamo a primavera inoltrata, inizia a fare caldo ma la notte il fresco si avverte, Sara e Tommaso litigano a letto.
- Amore chiudi la finestra dai.
- Cara fa caldo, si soffoca, poi verso l’una mi sveglio e la chiudo.
- Tommaso, se dormi come un ghiro e non ti svegliano neanche le cannonate.
- Tranquilla mi sveglio..
- Daiii che sento freddo, chiudiii.
- Sara, sono io che sto vicino alla finestra e sto morendo dal caldo, come fai a sentire freddo.

I due ragazzi vivono in corpi differenti, alla stessa identica temperatura Sara ha freddo mentre Tommaso sente caldo, si addormentano con la finestra aperta.
A mezzanotte e mezza, mentre Tommaso dorme, Sara si sveglia e va a chiudere la finestra, nel buio inciampa su una pantofola di Tommaso che si sveglia.
- Senti freddo tesoro?
- Si sono ghiacciata.. Brr.. senti, sono un cubetto di ghiaccio.
Appena la ragazza ritorna a letto Tommaso mette le mani sulla sua schiena ed inizia a massaggiarla.
- Tra un po’ sentirai caldo.
- Si, vero, le tue mani mi scaldano.
- Non proprio, strofinando agito le molecole sul tuo corpo e così senti calore, allo stesso modo un cubetto di ghiaccio ha poca agitazione molecolare mentre se lo mettiamo in una pentola sul fuoco evapora, l’agitazione molecolare è così alta da far mandare l’acqua sin su le nuvole.
- Sulle nuvole?
- Si, li si condensa e poi piove.
- E noi sotto la pioggia...
- Si, sotto la pioggia, dormi amore…
Sara si riaddormenta sorridendo.
- E’ una proprietà emergente, - dice Tommaso, - la temperatura non esiste, in natura esiste l’agitazione molecolare e da li noi percepiamo la temperatura...
Sara, con il sorriso stampato in faccia, si rivolta, tiene ancora gli occhi chiusi, è nel dormiveglia, senza aver preso coscienza dei concetti espressi dal suo ragazzo gli è bastata la voce per farla voltare verso di lui.
Tommaso la guarda, nel penombra contempla i suoi lineamenti, gli accarezza i capelli e lievemente gli soffia sulla fronte, Sara riapre gli occhi ed accentua il sorriso.
- Mi ero addormentata, cosa hai detto amore?
Tommaso sorride.
- Parlavo del caldo, del freddo, tutte illusioni, scambiamo l’agitazione molecolare per temperatura.
- Anch’io per te sono un’illusione?
- No amore, tu sei vera
- Non posso essere un’illusione se vicino a te mi sento viva.
- Beh, per molti neurobiologi anche la coscienza è una proprietà emergente della complessità delle interazioni dei neuroni, delle nostre molecole, del corpo e dell’ambiente circostante che percepiamo attraverso i nostri sensi…
-...Quante cose sai amore.. - Sara si stringe a Tommaso, lo guarda in faccia, sorride e continua: - ...Ci proviamo ora?
- Provare cosa amore?
- ...ci proviamo ora a fare un bambino?
Tommaso rimane spiazzato, nel suo cervello pensieri ed istinti contrastanti si scontrano e alcuni si fondono fermandogli il respiro, dopo due secondi abbraccia forte la sua ragazza e gli dice: - Ti amo amore.
- Mi ami d’avvero?
- Ti amo tanto, tanto, tanto.
I due ragazzi si baciano, si accarezzano e piano piano iniziano a fare l’amore.
Tommaso all’istante ha deciso di fare quel passo decisivo e fa bene, al contrario di quanto fatto prima, a non pensare che anche questa volta vale lo stesso discorso, ovvero la natura spinge esclusivamente alla riproduzione per l’evoluzione della specie ed in fondo anche l’amore è una proprietà emergente.

Se la vita è un’illusione sicuramente è una bellissima illusione.



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