giovedì 25 ottobre 2018

Morte di un mentalista in un universo parallelo





- Che fai nella vita?

- Tante cose, ma soprattutto sono un mentalista.

- Ah un mentalista, cioè leggi nel pensiero o altre cose?

- Non proprio, se vuoi ti faccio vedere..

- Ok, ci sto.

- Bene, prendiamo un po' di oggetti e mettiamoli in fila qui sul tavolo, ok, mettiamo un cucchiaino, un cappuccio di una penna biro , un accendino, una moneta da un euro e questo tappo di bottiglia, bene, non ci crederai ma sotto quel tovagliolo che non toccherò mai c’è proprio l’oggetto che alla fine sceglierai tu, con che mano vuoi iniziare la destra o la sinistra?

- La sinistra.

- Sicuro, se vuoi puoi cambiare.

- No, non cambio.

- Bene posa la mano sinistra su un oggetto qualsiasi….. Bene, la moneta, ora con la destra raccogli tutti gli altri oggetti e mettili via… Perfetto, guarda cosa c’è sotto il tovagliolo? C’è proprio la moneta… Si vero la tua mano sinistra stava dalla parte di oggetti come la moneta o il tappo ma ti ricordi? Ti avevo detto che potevi cambiare mano se volevi e con la destra potevi scegliere altri oggetti, eppure sapevo come sarebbe andata.




Il mentalista torna indietro nel tempo e cambia universo.



- Si cambio, inizio con la mano destra.

- Bene posa la mano destra su un oggetto qualsiasi…. Bene, l’hai posata sul cucchiaino e la mano sinistra su che oggetto la metti? Ottimo la moneta, prendi quei due oggetti e decidi quale darmi……. Mi hai dato la moneta, sei sicuro? Vuoi cambiare decisione?

- No, ho cambiato prima questa volta non cambio.

- Ok, sai, proprio poco fa avevo in mano una moneta come questa che avevo nascosto sotto quel tovagliolo, non ci credi? Sollevalo pure e guarda cosa c’è sotto, ricordati, chiedo sempre se si vuole cambiare ma alla fine proprio la moneta hai deciso di darmi.




Il mentalista fa un piccolo salto indietro nel tempo e cambia ancora universo.




-Ok, cambio anche questa volta, ti do il cucchiaino.

- Perfetto, come vuoi, libero di scegliere – il mentalista si prende il cucchiano e lo riposa insieme agli altri oggetti rimasti sul tavolo e riprende: - Hai deciso di tenerti la moneta, hai fatto solo scelte libere, ora guarda cosa c’è sotto il tovagliolo, sollevalo delicatamente…







Il mentalista torna ancora indietro nel tempo e cambia ancora universo.




- Bene posa la mano destra su un oggetto qualsiasi…. Bene, l’accendino e la mano sinistra su che oggetto la metti? Ottimo, il tappo, vuoi cambiarli o cambiare uno di questi oggetti? Sei libero di farlo.

- No scelgo questi.

- Ok visto che li hai scelti te li regalo, sono tuoi, portateli pure a casa, però ricambiami il favore, regalami altri due oggetti qualsiasi…. Grazie, mi hai appena dato il cappuccio della penna ed il cucchiaino, tutte scelte libere, perfetto… Cosa è rimasto sul tavolo?

- La moneta da un euro.

- Si, vero, prevedibile, guarda cosa avevo messo sotto il tovagliolo rimasto sempre sul tavolo proprio come quella moneta sempre rimasta lì e mai toccata…




Il mentalista torna di nuovo indietro nel tempo, cambia ancora universo e sa sempre come muoversi.





- Ok, te li regalo, li hai scelti con decisione quindi è giusto che il cucchiaino ed il tappo siano tuoi, però ora fai la stessa cosa con me regalami altri due oggetti e dammelo uno per mano… bene mi hai dato l’accendino e la moneta.- Sul tavolo rimane il cappuccio della penna biro ma il mentalista continua a descrivere il nuovo universo nel quale è capitato:

- Vuoi che mi tengo questi due oggetti o lo cambi uno con quel cappuccio della penna rimasto sul tavolo?

- Mmh… si tieni quei due oggetti.

- Benissimo, ora finalmente inizia il gioco, divertiamoci, ho in una mano l’accendino e nell’altra la moneta, facciamo finta che uno di questi oggetti cambi peso piano piano ed in modo eccessivo, quale vuoi che aumenti il suo peso?

- La moneta.

- Possiamo cambiare scelta se vuoi.

- No confermo la moneta aumenta peso.

- Bene, la moneta diventa sempre più pesante, sempre di più...- Il mentalista simula di tenere in mano una moneta molto pesante, alla fine non ce la fa più, la mano ormai affaticata si è abbassata proprio sopra il fazzoletto sul tavolo e la moneta, essendo troppo pesante cade dalla mano direttamente sul fazzoletto con sotto la stessa identica moneta.




Il mentalista sa muoversi nel tempo, nello spazio e soprattutto in tutti gli universi possibili.




- Va bene, cambio idea l’accendino aumenta di peso.

- Perfetto, l’accendino diventa sempre più pesante, sempre di più.. Ahi.. non ce la faccio più a reggerlo… Ahi… scotta pure… - L’accendino cade per terra sotto il tavolo, il mentalista prosegue il discorso: - Era pesantissimo, cosa mi è rimasto in mano? La moneta, alla fine siamo rimasti solo con una moneta da un euro, bene, guarda cosa c’è sotto quel tovagliolo…




Il mentalista ha esplorato e descritto tutte le tipologie di universo che gli potevano capitare. I possibili universi in realtà sono molti di più ma tutti riconducibili a quelle tipologie, il mentalista sa muoversi nello spazio e nel tempo tra le certezze, le conferme ed il libero arbitrio, sa che nella vita nulla accade per caso perché se la vita stessa è frutto del caso è proprio quel caso che permette di costruirci sopra un destino e una storia da raccontare.

Una storia come questa che, come raccontata, non potrà mai essere vissuta.




Il mentalista va oltre…




- Prendi quella moneta, come tutte le monete ha due facce, anzi, se non ti fidi puoi anche cambiarla con un’altra identica che hai tu visto che ti chiederò di lanciarla perché già so che cadrà a faccia in alto proprio come ho scritto sul retro di quel tovagliolo di stoffa, lo scopriremo dopo, si qui dove c’è disegnato l’uno dell’euro è la faccia in alto.

- Ok, cambio moneta.

- Bene lanciala.

La moneta cade a faccia in alto come previsto, il mentalista rivolta il tovagliolo e fa vedere la scritta ricamata: “La moneta cadrà a faccia in alto”.

Il mentalista potrebbe anche andare oltre ma si ferma qui, vi chiederete come avrà fatto questa volta ma il segreto nella sua semplicità non verrà svelato.

Lasciamo quest’ultimo universo inalterato come unico destino visto che la più bella magia per l’essere umano è proprio quella di credere in un destino.




Finale tragico ma già previsto.




Il mentalista saluta tutti lasciandoli a bocca aperta e torna a casa, una breve passeggiata a piedi durante la quale pensa a domani, a quando davanti ad un notaio aprirà una busta tuttora custodita in cassaforte contenente, scritto su un foglio ripiegato in otto, il risultato della finale dei campionati mondiali di calcio che si deve svolgere proprio questa sera.

Un ragazzo sfreccia in auto andando da amici per vedere la partita, non guarda la strada visto che è più impegnato a chattare su facebook con lo smartphone, perde il controllo dell’auto ed investe il mentalista che muore sul colpo.

Solo un mese dopo il notaio, per semplice curiosità, riprende quella busta dalla cassaforte ripensando all’accaduto ed allo spettacolo ormai saltato dove la tv avrebbe trasmesso in diretta l’apertura della busta con dentro la previsione.

Il notaio apre la busta ed estrae il foglio, lo apre tutto, lo gira e lo rigira, il foglio è completamente bianco, la previsione è scomparsa come è scomparso per sempre il mentalista oppure non è mai stata scritta perché il mentalista già sapeva che lo spettacolo sarebbe saltato a causa della sua morte.

Qualunque sia, anche questa volta il destino ha il suo perché ed è troppo bello che il mistero rimanga così senza dare ulteriori spiegazioni note a tutti i mentalisti.

mercoledì 3 ottobre 2018

Sei ancora una bambina



  • Ho deciso di tenerlo.
  • Angelica, ma sei pazza?
  • No mamma, non sono pazza, lo tengo.
  • Hai 14 anni, sei minorenne, per la legge decido io per te.
  • La legge? E le mie volontà?
  • Devi andare a scuola, studiare e poi trovarti un lavoro decente, che futuro potrai mai dare ad un figlio?
  • Lo so, ci ho pensato, mi farò in quattro e se ritarderò con gli studi di sicuro non ritarderò come mamma.
  • Sei ancora una bambina…
  • Mamma, ieri ho visto superquark in tv, parlavano del cervello, si sviluppa del tutto verso i 20, 21 anni, prima è una fase critica piena di scompensi ormonali dove è facile fare errori come bere o drogarsi, eppure per la legge, si, la legge che dici tu, a 18 anni si può prendere la patente ed ammazzare la gente per strada, si, ammazzare, perché si sa che guidare un’auto è come avere un’arma.
  • Che centra.. Ma sai come si cresce un figlio? Io ho cresciuto te e ti giuro che a 14 anni non ne sarei stata capace e pensare che erano anche altri tempi…
  • Già, i tempi, una generazione fa si facevano i figli a 20 anni e ora si fanno tutti a 40, come mai? Si fanno i figli secondo la moda del momento? No, si possono fare come vogliamo e possono capitare anche se non li abbiamo programmati, se vengono possiamo scegliere di non farli nascere, di darli via o di tenerceli e io ho deciso.
  • Senti, hai scocciato, ma che ne sai dei figli, ora basta, abbiamo preso un impegno con l’ospedale.
  • Li ho già richiamati e annullato tutto.
  • Cosa hai fatto??
  • Ho fatto ciò che è giusto per me, mamma… mi aiuterai?
  • No, veditela da sola!
  • Lo so che ora fai così perché sei arrabbiata con me ma non è colpa mia.
  • E che è colpa mia??
  • La natura è fatta così, ci predispone ad essere mamme già da giovani con il cervello ancora in formazione, significa che per fare le mamme non bisogna essere intelligenti, anche le formiche scopano, non centra niente la mia crescita neurologica ed intellettiva con l’essere mamma.
  • E basta con superquark e questo Piero Angela.
  • Lo so, mi piace e quando lo vedo sento che piace anche a lui nella mia pancia.
Dieci anni dopo.
  • Maestra, oggi la mia mamma si laurea.
  • Auguri, mi raccomando Tiziano, studia e diventa bravo come lei.
  • Va bene, comunque non ce l’avrebbe mai fatta senza l’aiuto di mia nonna che è stata sempre con me e gli ha permesso di studiare, me lo dice sempre.
  • Beh, studiare richiede sacrifici.
  • Lo so e ora finalmente avrò la mia mamma tutta per me, me lo ha promesso, domani partiamo per Eurodisney.
  • Tu e tua mamma?
  • No, viene anche nonna, mamma gli aveva detto di restare a casa ma lei gli ha risposto che non può stare senza di me.
  • E mamma che dice di questo?
  • Beh.. dice che nonna è ancora una bambina…


Sei ancora una bambina (fine)