Siamo
a primavera inoltrata, inizia a fare caldo ma la notte il fresco si
avverte, Sara e Tommaso litigano a letto.
-
Amore chiudi la finestra dai.
-
Cara fa caldo, si soffoca, poi verso l’una mi sveglio e la chiudo.
-
Tommaso, se dormi come un ghiro e non ti svegliano neanche le
cannonate.
-
Tranquilla mi sveglio..
-
Daiii che sento freddo, chiudiii.
-
Sara, sono io che sto vicino alla finestra e sto morendo dal caldo,
come fai a sentire freddo.
I
due
ragazzi vivono in corpi differenti, alla stessa identica temperatura
Sara ha freddo mentre Tommaso sente caldo, si
addormentano con la finestra aperta.
A
mezzanotte e mezza, mentre Tommaso dorme, Sara si sveglia e va a
chiudere la finestra, nel buio inciampa su una pantofola di Tommaso
che si sveglia.
-
Senti freddo tesoro?
-
Si sono ghiacciata.. Brr.. senti, sono un cubetto di ghiaccio.
Appena
la ragazza ritorna a letto Tommaso mette le mani sulla sua schiena ed
inizia a massaggiarla.
-
Tra un po’ sentirai caldo.
-
Si, vero, le tue mani mi scaldano.
-
Non proprio, strofinando agito le molecole sul tuo corpo e così
senti calore, allo stesso modo un cubetto di ghiaccio ha poca
agitazione molecolare mentre se lo mettiamo in una pentola sul fuoco
evapora, l’agitazione molecolare è così alta da far mandare
l’acqua sin su le nuvole.
-
Sulle nuvole?
-
Si, li si condensa e poi piove.
-
E noi sotto la pioggia...
-
Si, sotto la pioggia, dormi amore…
Sara
si riaddormenta sorridendo.
-
E’ una proprietà emergente, - dice Tommaso, - la temperatura non
esiste, in natura esiste l’agitazione molecolare e da li noi
percepiamo la temperatura...
Sara,
con il sorriso stampato in faccia, si rivolta, tiene ancora gli occhi
chiusi, è nel dormiveglia, senza aver preso coscienza dei concetti
espressi dal suo ragazzo gli è bastata la voce per farla voltare
verso di lui.
Tommaso
la guarda, nel penombra contempla i suoi lineamenti, gli accarezza i
capelli e lievemente gli soffia sulla fronte, Sara riapre gli occhi
ed accentua il sorriso.
-
Mi ero addormentata, cosa hai detto amore?
Tommaso
sorride.
-
Parlavo del caldo, del freddo, tutte illusioni, scambiamo
l’agitazione molecolare per temperatura.
-
Anch’io per te sono un’illusione?
-
No amore, tu sei vera
-
Non posso essere un’illusione se vicino a te mi sento viva.
-
Beh, per molti neurobiologi anche la coscienza è una proprietà
emergente della complessità delle interazioni dei neuroni, delle
nostre molecole, del corpo e dell’ambiente circostante che
percepiamo attraverso i nostri sensi…
-...Quante
cose sai amore.. - Sara si stringe a Tommaso, lo guarda in faccia,
sorride e continua: - ...Ci proviamo ora?
-
Provare cosa amore?
-
...ci proviamo ora a fare un bambino?
Tommaso
rimane spiazzato, nel suo cervello pensieri ed istinti contrastanti
si scontrano e alcuni si fondono fermandogli il respiro, dopo due
secondi abbraccia forte la sua ragazza e gli dice: - Ti amo amore.
-
Mi ami d’avvero?
-
Ti amo tanto, tanto, tanto.
I
due ragazzi si baciano, si accarezzano e piano piano iniziano a fare
l’amore.
Tommaso
all’istante ha deciso di fare quel passo decisivo e fa bene, al
contrario di quanto fatto prima, a non pensare che anche questa volta
vale lo stesso discorso, ovvero la natura spinge esclusivamente alla
riproduzione per l’evoluzione della specie ed in fondo anche
l’amore è una proprietà emergente.
Se
la vita è un’illusione sicuramente è una bellissima illusione.