martedì 16 luglio 2019

2019, cinquanta anni dopo



“……..Dalla navicella in orbita intorno a Giove, Marta ed Erik tenevano in mano il calice pronti a brindare, sui quattro monitor comparivano rispettivamente: i colleghi astronauti della base lunare, il sindaco della prima città marziana, gli astronauti speleologi su Plutone ed il comandante della Futuro, la navicella spaziale partita nel 1999 ed ormai in prossimità di Andromeda.
Nel frattempo la Terra, terminata la Terza Guerra Mondiale, si stava ripopolando di piante ed animali, il genere umano rifugiato in nuovi paradisi nello spazio non aveva più intenzione ritornare, era il 20 luglio del 2019, si brindava al cinquantenario del primo sbarco sulla Luna.”

- Bello, soprattutto il finale, ottimo lavoro Pavoni, ragazzi ho deciso, questo tema parteciperà al concorso scolastico dedicato alla fantascienza. -
- Grazie, - risponde il quindicenne Pavoni, - beh, quando scrivevo non pensavo alla fantascienza ma ad un probabilissimo futuro, gli americani il 20 luglio scorso ci hanno indicato la strada di ciò che sarà tra cinquanta anni.-
- Non credo sarà così...- Interviene Ragucci.
- Chi ti ha interpellato Ragucci? - Chiede la professoressa Sartorelli, - hai fatto un elaborato orrendo, spoglio di contenuti, parli di altro, vai totalmente fuori tema, ma ti rendi conto o no che tre mesi fa siamo stati sulla Luna? -
- Professoressa certo che me ne rendo conto e sono contentissimo solo penso che… -
- Zitto!! Non hai nulla da argomentare, stiamo appena ad inizio anno ma sappi che se continui così io ti boccerò. -

Nel 2019, cinquanta anni dopo, il mondo si prepara, con eventi mediatici, a festeggiare il primo sbarco sulla Luna, Enrico Pavoni è ora un sessantacinquenne che ha fatto carriera e non ha nessuna voglia di andare in pensione, Roberto Ragucci al contrario vive ancora alla giornata, da giovane a malapena finì il liceo e non trovando lavoro aveva anche avuto problemi con la giustizia ed ora ad una certa età era un eterno insicuro forse a causa delle incessanti critiche avute in adolescenza nell’età scolastica.

Roberto accende la TV e vede gli special televisivi sull’allunaggio, gli riaffiorano i ricordi, gli torna in mente quella stronza della professoressa Sartorelli che l’aveva subito preso di mira deviando il suo percorso scolastico cambiando anche la sua vita.
Quella stronza,’ pensa, ‘è tutta colpa di quella stronza, io stavo avanti con i tempi, avevo capito tutto ma quella stronza mi tagliò subito le gambe’.
Roberto ha un’idea, apre Facebook e si iscrive, non lo aveva mai fatto prima e cerca subito Enrico Pavoni, è pieno di account con quei nome e cognome, ma Roberto riconosce subito Enrico, gli chiede l’amicizia e gli scrive un messaggio: “Ciao, spero ti ricorda di me, abbiamo frequentato insieme l’anno scolastico 1969/70, secondo liceo, poi io sono stato bocciato. Vedendo tutti questi special televisivi sull’allunaggio di cinquanta anni fa mi sono ricordato di te, quel tuo tema dal titolo ‘2019, cinquanta anni dopo’, avevi anche vinto il premio scolastico sulla fantascienza. Bene ora ci siamo nel 2019, sono passati cinquanta anni, il mondo è cambiato tantissimo ma non secondo le aspettative dell’epoca e di noi all’epoca adolescenti. Noi? No, voi e tu, io in quel tema avevo scritto altro: nuove terapie mediche, nuovi sistemi di telecomunicazione, nuovi problemi dopo un’auspicata soluzione pacifica tra USA e URSS. Questi erano per me i cinquanta anni dopo, avevamo fatto tanto per sconfiggere la forza di gravità ma era difficilissimo e dispendioso secondo me andare oltre e vederci cinquanta anni dopo tutti in giro per lo spazio. Ora che scrivo mi viene in mente come quella professoressa ti aveva elogiato e aveva deriso di me, già, scusa lo sfogo, sono contento, come vedo sul tuo profilo, che hai realizzato i tuoi sogni, ti saluto, ti abbraccio, volevo solo dirti che contro tutti avevo ragione io.”
Inviato il messaggio Roberto iniziò a fantasticare, per gioco pensò anche ad un futuro aiuto economico di Enrico tramite una delle sue tante aziende come vedeva su internet.
Passarono i giorni ma Enrico non si fece sentire, il messaggio risultava visualizzato, ma nessuna traccia di risposta.
Enrico sicuramente pensava ad altro, magari si era completamente dimenticato di Roberto, oppure semplicemente la sua mente aveva cancellato o ridicolizzato quel ricordo, in fondo erano solo pensieri di adolescenti, la realtà era diventata un’altra e l’essere umano si abitua subito al presente dimenticando gli errori passati.
Roberto salì in piedi sopra ad una sedia ed aprì l’anta di un vecchio armadio, tirò fuori uno scatolone impolverato, sceso dalla sedia lo aprì, rovistò dentro e recuperò una vecchia foto con sul retro scritto “1969/70 - II B”, erano cinquanta anni che non rivedeva quella foto, riconobbe Enrico Pavoni, il compagno di banco Giulio Olivieri, Martina Sensi che piaceva a tutti ed alla fine era diventata sposa di Enrico come confermava anche Facebook, vide il volto della professoressa Enrichetta Sartorelli sicuramente ora deceduta.
Roberto iniziò a ridere e con un senso di nostalgia e rammarico si sentì felice, riaccese la TV e avvertì vivamente che il cinquantenario del primo allunaggio per lui era una festa speciale visto che ora la sentiva e la capiva molto più di tanti altri e vedendo i suoi pensieri così diversi dalla massa per un attimo si sentì veramente sulla Luna.