“……..Dalla
navicella in orbita intorno a Giove, Marta ed Erik tenevano in mano
il calice pronti a brindare, sui quattro monitor comparivano
rispettivamente: i colleghi astronauti della base lunare, il sindaco
della prima città marziana, gli astronauti speleologi su Plutone ed
il comandante della Futuro, la navicella spaziale partita nel 1999 ed
ormai in prossimità di Andromeda.
Nel
frattempo la Terra, terminata la Terza Guerra Mondiale, si stava
ripopolando di piante ed animali, il genere umano rifugiato in nuovi
paradisi nello spazio non aveva più intenzione ritornare, era il 20
luglio del 2019, si brindava al cinquantenario del primo sbarco sulla
Luna.”
-
Bello, soprattutto il finale, ottimo lavoro Pavoni, ragazzi ho
deciso, questo tema parteciperà al concorso scolastico dedicato alla
fantascienza. -
-
Grazie, - risponde il quindicenne Pavoni, - beh, quando scrivevo non
pensavo alla fantascienza ma ad un probabilissimo futuro, gli
americani il 20 luglio scorso ci hanno indicato la strada di ciò che
sarà tra cinquanta anni.-
-
Non credo sarà così...- Interviene Ragucci.
-
Chi ti ha interpellato Ragucci? - Chiede la professoressa Sartorelli,
- hai fatto un elaborato orrendo, spoglio di contenuti, parli di
altro, vai totalmente fuori tema, ma ti rendi conto o no che tre mesi
fa siamo stati sulla Luna? -
-
Professoressa certo che me ne rendo conto e sono contentissimo solo
penso che… -
-
Zitto!! Non hai nulla da argomentare, stiamo appena ad inizio anno ma
sappi che se continui così io ti boccerò. -
Nel
2019, cinquanta anni dopo, il mondo si prepara, con eventi mediatici,
a festeggiare il primo sbarco sulla Luna, Enrico Pavoni è ora un
sessantacinquenne che ha fatto carriera e non ha nessuna voglia di
andare in pensione, Roberto Ragucci al contrario vive ancora alla
giornata, da giovane a malapena finì il liceo e non trovando lavoro
aveva anche avuto problemi con la giustizia ed ora ad una certa età
era un eterno insicuro forse a causa delle incessanti critiche avute
in adolescenza nell’età scolastica.
Roberto
accende la TV e vede gli special televisivi sull’allunaggio, gli
riaffiorano i ricordi, gli torna in mente quella stronza della
professoressa Sartorelli che l’aveva subito preso di mira deviando
il suo percorso scolastico cambiando anche la sua vita.
‘Quella
stronza,’ pensa, ‘è tutta colpa di quella stronza, io stavo
avanti con i tempi, avevo capito tutto ma quella stronza mi tagliò
subito le gambe’.
Roberto
ha un’idea, apre Facebook e si iscrive, non lo aveva mai fatto
prima e cerca subito Enrico Pavoni, è pieno di account con quei nome
e cognome, ma Roberto riconosce subito Enrico, gli chiede l’amicizia
e gli scrive un messaggio: “Ciao, spero ti ricorda di me, abbiamo
frequentato insieme l’anno scolastico 1969/70, secondo liceo, poi
io sono stato bocciato. Vedendo tutti questi special televisivi
sull’allunaggio di cinquanta anni fa mi sono ricordato di te, quel
tuo tema dal titolo ‘2019, cinquanta anni dopo’, avevi anche
vinto il premio scolastico sulla fantascienza. Bene ora ci siamo nel
2019, sono passati cinquanta anni, il mondo è cambiato tantissimo ma
non secondo le aspettative dell’epoca e di noi all’epoca
adolescenti. Noi? No, voi e tu, io in quel tema avevo scritto altro:
nuove terapie mediche, nuovi sistemi di telecomunicazione, nuovi
problemi dopo un’auspicata soluzione pacifica tra USA e URSS.
Questi erano per me i cinquanta anni dopo, avevamo fatto tanto per
sconfiggere la forza di gravità ma era difficilissimo e dispendioso
secondo me andare oltre e vederci cinquanta anni dopo tutti in giro
per lo spazio. Ora che scrivo mi viene in mente come quella
professoressa ti aveva elogiato e aveva deriso di me, già, scusa lo
sfogo, sono contento, come vedo sul tuo profilo, che hai realizzato i
tuoi sogni, ti saluto, ti abbraccio, volevo solo dirti che contro
tutti avevo ragione io.”
Inviato
il messaggio Roberto iniziò a fantasticare, per gioco pensò anche
ad un futuro aiuto economico di Enrico tramite una delle sue tante
aziende come vedeva su internet.
Passarono
i giorni ma Enrico non si fece sentire, il messaggio risultava
visualizzato, ma nessuna traccia di risposta.
Enrico
sicuramente pensava ad altro, magari si era completamente dimenticato
di Roberto, oppure semplicemente la sua mente aveva cancellato o
ridicolizzato quel ricordo, in fondo erano solo pensieri di
adolescenti, la realtà era diventata un’altra e l’essere umano
si abitua subito al presente dimenticando gli errori passati.
Roberto
salì in piedi sopra ad una sedia ed aprì l’anta di un vecchio
armadio, tirò fuori uno scatolone impolverato, sceso dalla sedia lo
aprì, rovistò dentro e recuperò una vecchia foto con sul retro
scritto “1969/70 - II B”, erano cinquanta anni che non rivedeva
quella foto, riconobbe Enrico Pavoni, il compagno di banco Giulio
Olivieri, Martina Sensi che piaceva a tutti ed alla fine era
diventata sposa di Enrico come confermava anche Facebook, vide il
volto della professoressa Enrichetta Sartorelli sicuramente ora
deceduta.
Roberto
iniziò a ridere e con un senso di nostalgia e rammarico si sentì
felice, riaccese la TV e avvertì vivamente che il cinquantenario del
primo allunaggio per lui era una festa speciale visto che ora la
sentiva e la capiva molto più di tanti altri e vedendo i suoi
pensieri così diversi dalla massa per un attimo si sentì veramente
sulla Luna.