ANTEFATTO
Roma
anni ’70
Mattia
ha 4 anni ed è un bambino buono, bravo ed obbediente.
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Vado un attimo su da nonna, prendo la merendina e scendo subito da
te, stai buono e mi raccomando non aprire a nessuno, mi hanno detto
che ci sono in giro le zingare. -
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Va bene mamma. -
La
mamma esce di casa, sale le scale e neanche 10 secondi dopo..
DRIN
DRIN
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Chi è? -
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Io. -
Mattia
non riconosce la voce femminile, non è la mamma.
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Chi è? -
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Sono io. -
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Chi è? -
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Sono io, dai apri. -
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Chi è? -
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Sono io, dai apri per favore. -
Mattia
nonostante non riconosca la voce della mamma si lascia convincere,
apre la porta e vede due donne vestite con enormi veli una gli
sorride, gli prende la mano e gli dice: - Vieni, andiamo a giocare..-
LA
SVOLTA
Roma
anni ‘90
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Il fatto è che io ci tengo a te e voglio raccontarti tutta la verità
su di me. -
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Alex, hai un’altra? -
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No, dai.. -
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Sei bisex? -
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Io? Ah ah, magari lo sono ma non me ne sono mai reso conto, non mi
sono mai posto il problema, il punto non è questo.. -
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Dai allora dimmi..-
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Io.. Io.. Mi vedi così, perfetto, cioè credo tu mi veda perfetto,
in effetti io mi sento così, diverso da quello dal quale sto
fuggendo.. Io.. Io vivo… Io vivo in un campo..-
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Un campo? -
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Si, un campo nomadi, sono cresciuto per la strada facendo l’elemosina
e mi picchiavano se non portavo soldi, da grandicello ho imparato
subito a rubare, prima piccoli furti nei supermercati, dopo le
automobili per rivenderne i pezzi.. Ma sentivo sempre che quello non
era il mio mondo, me l’avevano imposto come unica soluzione per
vivere, era semplicemente prendere da chi aveva troppo, ma poi
conoscendo la gente del tuo mondo ho capito che non era proprio
così.-
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Tu sei.. -
-
Si, sono uno zingaro, ma non voglio esserlo, anzi sono convinto di
non esserlo mai stato. -
-
Non mi hai mai dato l’impressione di essere uno zingaro Alex, anzi
tutt’altro, ma ora che me lo dici mi crolla il mondo, io non so
se.. -
-
Hai pregiudizi? -
-
Non io ma i miei amici, la mia famiglia e poi… Sinceramente… di
conoscere la tua famiglia di zingari non me la sento.. -
Ascoltando
queste parole Alex sente il distacco, ha paura di perdere ciò che
aveva conquistato, la mente cerca una soluzione e l’inconscio la
pesca nel passato.
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La mia famiglia magari è un’altra.. -
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Che vuoi dire Alex? -
-
Non mi sono mai sentito zingaro, sono diverso dagli altri, magari mi
hanno preso da piccolo da un’altra famiglia, magari una come la
tua. -
-
Beh, ti aiuterò a scoprirlo, sai dove lavora mio padre no? Ora si fa
tutto con il DNA, compareremo il tuo con quello di bambini scomparsi
nei primi anni ‘70. -
Alex
sorride fiducioso.
FINALE
Anni
‘00 del XI secolo
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Perché Mattia professore?
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Non chiamarmi professore, ormai ci conosciamo da 3 anni. -
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Sei sempre il mio professore.. -
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Mattia è psicologia. -
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Una rima? -
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Si solo una rima. -
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“I ricordi di Mattia” non fa rima. -
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Quello è il titolo del mio libro, la rima è nascosta, inconscia. -
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Ma è esistito veramente un Mattia? -
Il
professor Alexander Lupei sorride, si prende una pausa e poi
risponde:
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No, non è mai esistito, solo un falso ricordo. -
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Però non ne parli nel libro, scrivi di tanti falsi ricordi, da
quelli delle testimonianze processuali a quelli fantasiosi come i
rapimenti alieni. -
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Non parlo di Mattia, semplicemente perché mi riguarda, è una storia
personale, io ho delle origini zingare che non ho mai accettato, le
leggende metropolitane mi suggerirono questo falso ricordo, all’epoca
ero anche innamorato e quella falsa realtà mi serviva, insomma c’è
stato un periodo dove credevo fortemente di essere di origini
aristocratiche e poi, a seguito di un rapimento, diventato
forzatamente zingaro.. Addirittura questa ragazza aveva il padre che
era un poliziotto scientifico e l’avevamo convinto a cercare il mio
DNA tra quelli dei bambini scomparsi negli anni ‘70.. Ma nulla. -
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Si, ora capisco perché nel libro parli anche di leggende
metropolitane come quella degli zingari che rapiscono i bambini,
anch’io ci avevo sempre creduto poi leggendoti sono andata a
documentarmi e ho scoperto che tutti i rapimenti da parte di zingari
sono fake news e non esiste nessun caso documentato, solo ipotesi
alimentate da un grande fanatismo che gli da credito. -
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Già ed il bello è che anche uno zingaro come me credeva in queste
leggende metropolitane. -
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Il bello è che uno zingaro come te ha combattuto i pregiudizi, ha
messo da parte le sue origini e ora può andare fiero di ciò che è
diventato.. Sono contenta di averti conosciuto.. Fatti baciare..-
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