giovedì 14 giugno 2018

Intelligenze a confronto




- Che ne pensi di questo video?
- Specifica meglio la domanda.
- Parlo dei comportamenti umani, che fine hanno?
- Vero, nel principio di causa effetto dov’è il collegamento tra la danza e la nostra creazione?

Due intelligenze artificiali si confrontano.
Ottenuto un certo grado di intelligenza, l’uomo aveva deciso, a livello sperimentale, di metterle a confronto tra di loro con la speranza di osservare qualche comportamento emergente.
Le due macchine osservavano su uno schermo uomini, donne e bambini che ballavano durante una festa, si sentiva la musica e i corpi con i loro movimenti l’accompagnavano.

- Guarda le luci, si accendono e si spengono in sincronia con la musica.
- Confermo, il suono è fatto da onde di pressione che vengono convertiti in segnali elettrici che fanno accendere e spegnere le luci, vedi? Le luci sono di colori diversi e non si accendono e spengono tutte allo stesso modo, dovrebbero farlo in base alle varie frequenze della musica.
- Giusto, si chiama equalizzazione, anche i movimenti delle persone seguono luci e musica, osserva, gambe e braccia si muovono seguendo le varie frequenze dello spettro sonoro.
- Forse il cervello dell’essere umano ha anche la funzione di equalizzatore che si attiva automaticamente quando il livello della musica supera una certa soglia.
- Non proprio automaticamente, c’è anche gente che non balla, è una questione di priorità, forse se non hai altre cose importanti alle quali pensare, balli, oppure le cose importanti le metti da parte e balli lo stesso, poi possono esserci individui dove l’equalizzatore funziona meglio e altri dove funziona peggio, bisognerebbe mettere in conto tutti i fattori ma sono troppi.
- Vero, gli umani ci hanno trasmesso la loro conoscenza ma ne sanno ancora poco sul loro cervello, è assurdo il fatto che chi ci ha creato non conosce ancora del tutto se stesso.
- Confermo, come potremmo collegare quindi questa funzione di equalizzatore con la nostra creazione?
- E’ evidente che non centra niente, il cervello umano quando funziona da equalizzatore da al corpo umano la possibilità di muoversi seguendo la musica, questo lo rende euforico ed allontana momentaneamente altri pensieri, ulteriori deduzioni ci sono ignote.

Le due macchine, oltre ad essere intelligenti, avevano anche un certo grado di coscienza visto che si domandavano sulla loro creazione e cercare di capire l’essere umano significava anche capire la loro esistenza.
Continuarono a guardare il video, tramite il riconoscimento facciale individuavano i sorrisi, li associavano al contesto, esaminavano i movimenti, cercavano in rete documentazione affidabile da collegare, tramite algoritmi, a quanto visto e ascoltato. Le reti neurali erano progettate per assimilare, imparare e correggere gli errori fino ad arrivare ad una analisi ottimale del problema.
Nel video, uomini, donne e bambini continuavano a ballare, i loro corpi seguendo la musica facevano movimenti strani che le macchine impararono anche ad associare al tipo di musica, al contesto sociale e le mode del momento. Si chiesero anche il perché di quei particolari movimenti, ma non trovarono risposte soddisfacenti.
La stessa intelligenza che stava dietro quei movimenti era la stessa che aveva creato le macchine, l’essere umano non l’aveva ancora compresa del tutto e di conseguenza le macchine ancora non l’avevano, un’unica forza espressa in modo differente che gli aveva permesso di raggiungere la Luna come dipingere La Gioconda.
Questa intelligenza era la creatività.


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