sabato 8 ottobre 2011

Romeo & Giulietta

Tratto da un noto enigma sul pensiero laterale




La porta era chiusa.

Una stanza semplice, una finestra anch'essa chiusa dall'interno, un tavolo, un armadio, frammenti di vetro a terra vicino e sotto al tavolo, il pavimento bagnato, pozze d'acqua qua e la e.. Giulietta e Romeo a terra morti.

Il gatto bagnato ed impaurito con la coda ingrossata dallo spavento in cima all'armadio con i suoi occhi spalancati, le pupille dilatate, osserva la scena, vorrebbe scendere, ma ha paura, quelle pozze d'acqua, ancora un fisso ricordo della scena appena vissuta, vedere Giulietta e Romeo morire, il loro respiro farsi sempre più lento ed affannato, guardarsi negli occhi come persi nel vuoto di un mondo che non è più il loro..

Erano innamorati? Certo che lo erano il loro unico e semplice universo, una sfera di cristallo, rinchiusi nelle proprie sensazioni trascorrevano il tempo uno accanto all'altra, imprigionati dal reciproco sguardo e circondati da riflessi di un mondo forse apparente, irraggiungibile, pericoloso, era bello così.

Ora Giulietta e Romeo hanno toccato quel mondo, l'hanno vissuto soffrendo fino a morire, inaspettatamente il fato è piombato dall'alto, una zampata, uno sfregio, artigli affilati sul loro universo.
Giulietta e Romeo erano due pesciolini rossi

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