sabato 8 ottobre 2011

La partenza

Ieri non ho lavorato, mi sono preso un giorno di ferie e così sono stato in banca per chiudere il conto.
Ho ritirato tutto e adesso cambio vita, ora esco di casa e non tornerò più indietro.
Chiuderò la porta e lascerò la chiave al portiere, lui già sa cosa fare.
Queste mura, queste stanze, questo letto, tappeti, quadri e molto altro ancora faranno parte del passato, saranno il futuro per chi verrà a vivere al posto mio, io starò dall'altra parte del mondo.
L'aereo mi aspetta, non posso fare tardi, domani mi sistemo nel nuovo paese e dopodomani inizio a lavorare, è tutto programmato, parlerò sempre meglio la nuova lingua, sognerò con il nuovo linguaggio, non si torna indietro.
....
Eccomi arrivato all'areoporto, in anticipo come sempre, sicuro, determinato, orgoglioso di me, da quel giorno, circa sei mesi fa che presi la decisone, azzardata, coraggiosa e logica, sei mesi in crescendo con le convinzionie e la determinazione, bisognava cambiare aria e ricominciare da zero.
Ecco il mio aereo, lo vedo, mi porterà lontano, mi farà dimenticare, sognare, ridere e piangere, mi farà vivere!!
Con il biglietto tenuto stretto tra le due mani aspetto impaziente, non mi sono portato bagagli, non mi servono, penso a quella telefonata di ieri appena uscito dalla banca che ha sconvolto i piani, uno dei capi, non so quale, si è svegliato e ha deciso di mettere una firma, è capitata sul mio nome e non ne so neanche il motivo, sicuramente per sbaglio, ciò che doveva essere la fine di un ciclo, il ricominciare da zero, prendi i soldi e vattene, si è trasforformato in una conferma delle mie capacità, il credere in qualcuno che neanche si conosce, me, un caso? Sicuramente, un caso...
L'aereo parte, lo vedo alzarsi ma io rimango a terra, strappo il biglietto, e piano piano sempre più in alto e più piccolo se ne va via lontano.
Mi sono visto affacciato a quel finestrino, ho anche visto l'asfalto scorrere sempre più velocemente per poi allontanarsi, stavo dentro l'aereo.
Io che ora sto partendo per una nuova vita.
Io che torno a casa chiedendomi sulla casualità di quella telefonata.

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