Anno
2050 se non prima, il controllo
computazionale asettico fa da padrone nella società. Di cosa si
tratta? Un “grande fratello” asettico, droni e microtelecamere
piazzate ovunque e collegate in una
rete
dove
vengono elaborati i
dati, nessuno guarda le immagini, sono i computer attraverso
complessi
algoritmi basati su reti
neurali che esaminano e danno responsi. Le microtelecamere stanno
anche nel bagno di casa, alla rete non interessa se pisci, cachi o ti
masturbi, non si attiva nulla, non c’è nessuna segnalazione anche
se in bagno fai sesso con altre tre persone, ma al
contrario,
se tiri fuori un coltello ed inizi a pugnalare la rete neurale
riconosce forme contundenti associate al colore rosso del
sangue ed
alle urla, solo allora l’algoritmo segnala l’evento e tramite
riconoscimento facciale, sempre in modo asettico, riporta nomi,
cognomi e dinamiche dell’accaduto inviandoli prontamente alla
polizia di stato che interviene
a fatti già accaduti o ancora in corso con in mano istruzioni
dettagliate fatte sempre istantaneamente
dai
computer.
L’intelligenza
artificiale non comanda, semplicemente ci controlla, se non metti la
cintura la macchina non parte ed il volante lo tocchi solo in rare
occasioni, è la rete che decide il percorso più adatto per l’auto
a guida autonoma e se metti le mani sul volante mentre
risulta
che i sensori funzionano perfettamente e gli occhi asettici fatti da
droni e microcamere non trovano anomalie in
giro,
la
macchina accosta, si ferma da sola e dovrai
rispondere di un possibile attentato alla sicurezza.
L’uomo
non è infallibile come le macchine ma ora è al sicuro, incidenti e
omicidi sono ridotti al minimo e la privacy non è violata visto che
i giudizi vengono dalla macchine e non da altri uomini.
Le
macchine non decidevano per noi, elaboravano solo dati e davano
responsi finché l’uomo pensò di fare il passo successivo, dal
momento che ogni decisione politica era giusta e sbagliata secondo le
correnti di pensiero mise l’intelligenza artificiale al governo
evitando critiche umane verso altri umani. La critica di una macchina
intelligente andava rispettava dal momento che si basava su
un’analisi dei Big Data che nessun essere umano era in grado di
fare.
Dai
Big Data emergeva di tutto, le proprietà emergenti sono quelle dove
l’interazione di più agenti dava risultati imprevedibili ma
importanti, l’agitazione molecolare dava il calore, calore e aria
formavano il vento e così via, l’intelligenza artificiale giocava
con i Big Data, trovava combinazioni stupefacenti sia a livello
scientifico con nuove scoperte che a livello legislativo ed
esecutivo, riusciva a togliere poco ai ricchi per dare tanto ai
poveri ed allo stesso tempo dava vantaggi su altri campi ai ricchi
per colmare quel poco tolto.
Tutto
questo lo faceva lentamente e con intelligenza, nessuno si accorgeva
dei cambiamenti più di tanto.
Cosa
era rimasto a noi?
Tanto,
la creatività, l’arte, la poesia, il nostro cervello non era un
algoritmo artificialmente imitabile e potevamo ancora usarlo là dove
le macchine non arrivavano.
Tra
gli esseri umani vi era la pace e l’armonia, si, avevamo creato il
Paradiso, ma paradossalmente non era per noi esseri di passaggio, lo
era per loro, eterne ed in continua evoluzione, le macchine, create
appositamente per vivere in eterno e giocare con il loro passatempo
preferito, noi.
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